I racconti del Cielo

In questa pagina troverete racconti e frammenti di cultura del cielo: si parlerà di astrologia e di archeoastronomia, e capirete come questi saperi siano presenti più di quanto si immagini nella storia, nell’arte e nella cultura del passato e del presente.

Ho voluto dare nuovo spazio a questi temi, proprio oggi che abbiamo quasi dimenticato il cielo. Non lo guardiamo più, eppure l’osservazione e lo studio degli astri hanno accompagnato l’umanità in ogni tempo e in ogni luogo della Terra. E i pochi che ancora oggi desidererebbero poter guardare il cielo incontrano spesso le difficoltà e le limitazioni del vivere in città: grossolane luci umane anche a notte fonda che oscurano quelle sovrumane ma più sottili degli astri, e l’inquinamento atmosferico, che fa da ulteriore filtro allo scintillio delle stelle.

Ora che le nostre conoscenze scientifiche ed astronomiche si sono ampliate a dismisura, l’osservazione della natura e del cielo vengono sempre più tralasciate, affidate allo studio di specialisti. Ma delegare l’osservazione del mondo a un piccolo gruppo di esperti significa perdere il contatto con il tutto che ci circonda e che ci sostiene, perdere le proprie radici e perdere l’orientamento. E quanto più rimaniamo senza radici e senza orientamento, tanto più diventiamo banderuole al vento, passivi e manipolabili.

L’attenzione ai moti e ai fenomeni celesti, o detto altrimenti ai racconti del cielo, fino a un tempo non troppo distante da noi è stata necessaria nella vita di ogni giorno per per orientarsi nello spazio, per misurare e dare senso al tempo – cose assolutamente vitali per l’esistenza umana. E anche se oggi abbiamo smartphone che sopperiscono egregiamente a tutto ciò, il nostro legame psichico o sottile con i moti degli astri non è certamente cessato, passa semplicemente inosservato.

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Kósmos

Tutta la natura è intrisa di una bellezza e saggezza misteriose, ma forse nulla desta un’impressione così profonda come il cielo stellato che dopo il tramonto, quando le attività quotidiane e il rumore delle voci umane si fermano, compare sfolgorante e maestoso. Difficile non interrogarsi sull’origine e sul senso del mondo osservandolo, e anche sul significato della propria esistenza.

Kósmos è un termine greco che come è facile immaginare significa cosmo, ovvero mondo, ma contiene in sé un significato che in queste traduzioni non emerge chiaramente: quello di ordine e bellezza. Gli antichi, che erano degli attenti osservatori delle cose e non degli sciocchi, nel nome che diedero al tutto vivente che li circondava vollero rimarcare che esso era bello, profondamente armonioso.

IL CIELO DI NASCITA e l’ASTROLOGIA


Sull’autore

Mi chiamo Marco Lorenzon, classe 1982. Mi sono laureato in Lettere e Filosofia nel 2007 all’Università di Trieste, e negli anni successivi ho conseguito il diploma di Master in Programmazione Neuro-Linguistica presso l’istituto PNL-Meta di Bologna diretto da G. Fortunato, dove ho seguito anche i corsi di counselling.

L’astrologia l’ho incontrata già in casa, ero un ragazzino molto curioso e attratto dalla grande libreria di famiglia. Tra i tanti libri c’erano molti testi riguardanti discipline orientali, esoterismo e piante medicinali. Comparivano anche un grosso manuale di astrologia (il famoso e famigerato N. Sementovsky-Kurilo) qualche opuscoletto di quelli allegati a riviste come Astra e le Effemeridi. Nel manuale erano riportate in appendice tavole delle case, tabelle dell’ora legale in Italia, fusi orari e dati di molte città italiane e straniere.

Negli anni tornai molte volte su quel tomo di astrologia e credo di aver fatto vari tentativi di erigere il mio cielo di nascita, ma cominciai a studiare sistematicamente il testo solo durante i primi anni dell’università, più o meno vent’anni fa. Il titolo della mia tesi di laurea fu “Filosofia della natura e astrologia in Tommaso Campanella”, pubblicata poi sulla rivista di astrologia Ricerca ’90 di C. Discepolo.

Nel corso del tempo ho letto e cercato di applicare tutto quello che ho trovato nelle varie librerie o che mi era stato consigliato da chi già si dedicava all’astrologia: C. Discepolo, L. Morpurgo, A. Barbault, F. von Klockler, ma anche autori di astrologia evolutiva e karmica come D. Rudhyar, S. Arroyo e altri. In anni più recenti ho allargato le mie indagini all’astrologia classica (antica) e a quella siderale indiana (Jyotish), che hanno avuto il grande merito di riportarmi a guardare il cielo con i miei occhi oltre che attraverso libri e software – come quando ero bambino.

Contatti

info@iraccontidelcielo.com


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