Le Pleiadi (e J.K. Rowling)

Le pleiadi sono un piccolo asterismo che si considera appartenente alla costellazione del Toro, anche se è un po’ separato dalle sua figura centrale. Si tratta di un fitto gruppetto di stelle poco luminose ma molto caratteristico e ben riconoscibile.

Ci sono moltissime tracce sparse un po’ in tutte le aree del mondo che mostrano come le Pleiadi abbiano destato l’attenzione degli uomini dell’antichità come poche altre costellazioni: dolmen e monumenti allineati astronomicamente con esse, raffigurazioni, miti e leggende etc.

Quelle che potrebbero essere le più antiche mappe stellari conosciute finora rappresenterebbero proprio le Pleiadi secondo molti studiosi: si tratta di alcune incisioni (chiamate coppelle per la tipica forma a semisfera) su dei massi in un sito della Valle d’Aosta. La datazione non è certa, ma studiando gli allineamenti dei massi più significativi si è trovato che la direzione indicata corrisponde al punto dell’orizzonte in cui sorgeva questo asterismo attorno al 4200 a.C.

Un altro caso molto antico di raffigurazione delle Pleiadi è il disco di Nebra, manufatto datato 1600 a.C. ritrovato nel 1999 da dei saccheggiatori di tombe in Germania, sul monte Mittelberg. Si tratta di una lastra di bronzo circolare su cui sono rappresentati in lamine d’oro alcuni elementi celesti: il Sole, la Luna e 29 dischetti più piccoli, 7 dei quali raggruppati in modo tale da far pensare proprio alle Pleiadi.

Per quanto riguarda le fonti scritte un passo riguardante queste stelle si trova per esempio ne Le opere e i giorni di Esiodo (VII sec. A.C.):

“Quando sorgono le Pleiadi, figlie di Atlante, incomincia la mietitura; l’aratura, invece, al loro tramonto. Queste sono nascoste per quaranta giorni e per altrettante notti; poi, inoltrandosi l’anno, esse appaiono appena che si affili la falce.”

Eratostene ne Il Cielo (III sec. A.C.) descrivendo la posizione celeste delle Pleiadi invece narra di come pur essendo un ammasso di sette stelle in effetti se ne vedano soltanto sei. Di seguito narra la leggenda secondo cui Merope, la settima Pleiade, divenne invisibile o si nascose in quanto unica tra le sette sorelle ad essersi unita a un mortale, Sisifo.

Anche Arato di Soli in Fenomeni (II sec. A.C.) cita questo fatto:

“Son dette “quelle delle sette vie” tra gli uomini, benché sian solo sei che possono esser viste a occhio nudo. Così appunto si dice; e tuttavia non è che un astro adesso sconosciuto sia sparito dal Cielo, no, neppure, in un tempo dal quale la notizia delle trascorse età ci sia arrivata. Sette son quelle stelle, ed ognuna ha un nome: Merope, Alcione, Taigete, Celeno, Sterope, Elettra e Maia augusta. Queste benché piccole e prive di fulgore, son famose nel compiere il loro giro, sia quando albeggia, sia quando fa notte; e lo debbono a Zeus, che ordinò loro di segnalar l’inizio dell’estate e dell’inverno, nonché l’appressarsi della stagion dell’aratura.”

Le Pleiadi ad ogni modo sono annoverate come gruppo di sette stelle anche in molte altre culture, comprese quelle dei popoli indiani del Nord America.

La tradizione astrologica associa questo singolare asterismo a possibili problemi alla vista – qualora si trovasse mal posto nel tema di nascita di un soggetto, in congiunzione con i Luminari o all’Ascendente – come avviene anche per tutta una serie di altri ammassi o nebulose sparsi per il cielo, come ad esempio la nebulosa del Granchio, la freccia del Sagittario ed altri. Le Pleiadi avrebbero inoltre a che vedere con la bellezza e la cura del corpo, con i piaceri e la lascivia.

Dal punto di vista astro-meteorologico invece la natura di questo gruppo di stelle è considerata molto umida e perciò le Pleiadi di solito sono portatrici di piogge.

Per passare invece all’attualità e concludere questo breve articolo, voglio citare un fatto curioso che collega le Pleiadi ai romanzi della saga di Harry Potter, della scrittrice J.K. Rowling. Per la storia di uno dei suoi personaggi la Rowling sembra essersi ispirata alla leggenda della settima Pleiade, quella invisibile. Nel sesto episodio della serie, in cui si scoprono le vicende legate all’infanzia del terrificante mago oscuro antagonista di Harry Potter, veniamo a conoscenza della storia della madre di Voldemort. Pur appartenendo ad una orgogliosa stirpe di maghi purosangue, ella si innamorò di un uomo senza poteri magici, un babbano, e per questo fu costretta a fuggire nascondendosi dal resto della famiglia. Per molti personaggi del suo romanzo l’autrice ha scelto il nome di una stella, e per la madre di Voldemort guarda caso la scelta è caduta su… Merope.

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