Dopo aver affrontato, nei due articoli precedenti, la natività del grande scrittore e uomo politico dal punto di vista del contesto storico-astrologico connesso alle congiunzioni di Giove e saturno, e poi nella prospettiva personale, ora analizzeremo il suo cielo di nascita alla luce dell’ottava sfera: ovvero ci soffermeremo sulle stelle fisse di Victor Hugo. Vedremo quali, tra le stelle più importanti del firmamento, siano maggiormente sollecitate nella carta dello scrittore e perciò: quali tra esse si trovino congiunte per longitudine, nella sfera locale o per declinazione ai pianeti chiave del tema; quali siano in posizione di effettiva angolarità; infine quali stessero compiendo una fase eliaca nei giorni della nascita dello scrittore. E soprattutto cercheremo di capire se la natura di queste stelle confermi le qualità indicate dal tema natale di Hugo oppure le contrasti.
(L’analisi astrologica secondo la prospettiva stellare è cosa antica, tuttavia è stata negli ultimi anni ripresa e approfondita soprattutto nelle opere di G. Albano, cui rimandiamo gli interessati)
Aspetti orari e fasi eliache
Prima di cominciare questa analisi, per renderla più comprensibile a tutti gli appassionati di astrologia, vorrei dare almeno qualche breve spiegazione riguardo gli aspetti orari (o in mundo) e le fasi eliache, perché sono entrambi fattori che nella pratica corrente dell’astrologia vengono trascurati o addirittura sono caduti nell’oblio. Gli aspetti per declinazione invece sono un po’ più conosciuti, perciò ricordo solamente che essi si formano quando due astri sono equidistanti dall’equatore celeste.
Gli aspetti orari sono analoghi a quelli zodiacali: congiunzione, sestile, quadrato, etc., ma non si calcolano in gradi eclittici, bensì secondo la loro distanza oraria, esattamente come avviene per le cuspidi delle case con il più diffuso sistema di domificazione, il Placido. Si può dire che gli aspetti orari stiano alla suddivisione delle case così come gli aspetti eclittici stanno alla suddivisione dello zodiaco. Con un po’ di pratica questo tipo di aspetti si possono individuare anche ad occhio. Per esempio così come due astri sono in aspetto di quadrato eclittico quando si trovano a tre segni di distanza, cioè a 90° (poniamo 15°Ariete e 15°Cancro), altrettanto saranno in quadrato orario due astri che si trovino a 3 case di distanza, cioè 6 ore (p. es. alla metà della casa I e alla metà della casa IV).
Veniamo invece alle fasi eliache, che nell’antichità erano considerate di grande importanza per stabilire la forza di un astro. Esse si possono considerare come aspetti che un pianeta o una stella fa con il Sole: ma qui si utilizzano come criteri la visibilità e il rapporto con l’orizzonte anziché la distanza angolare o oraria. Per essere più chiaro farò due esempi concreti di fase eliaca, ma tenete presente che ne esistono anche altre: sarà in fase un astro che si renda visibile al tramonto per l’ultima volta prima di venir oscurato dalla luce del Sole che giorno dopo giorno gli si avvicina (tramonto eliaco); oppure sarà in fase un astro che tocchi l’orizzonte sorgendo in contemporanea con il Sole (sorgere cosmico). Quest’ultima fase potrebbe sembrare una semplice congiunzione, ma nella maggior parte dei casi le due cose non corrispondono, soprattutto quando si tratta di una stella distante dalla cintura zodiacale.
Fomalhaut, Regolo e Vega
Ma ora dedichiamoci al cielo di Victor Hugo e partiamo dalle stelle più brillanti, quelle che soprattutto possono conferire fama e successo.
Vediamo subito che la stella regale Fomalhaut, nella bocca del Pesce Australe, si trova coinvolta in una configurazione fondamentale del cielo di nascita di V. Hugo, ovvero la grande opposizione tra il gruppo di pianeti che sta nei Pesci da una parte (Sole, Venere e Plutone) e la congiunzione Giove-Saturno dall’altra. Da quest’ultimo lato dell’aspetto è Giove più che Saturno ad essere in opposizione precisa alla stella brillante, e contemporaneamente è congiunto anche ad un’altra stella regale, Regolo, il cuore del Leone. Ricordiamo che Giove è anche il signore della genitura di Hugo, la sua dominante planetaria, ed è quindi ancora più significativo che esso si trovi in stretta relazione con due stelle fisse così “potenti”.
E’ anche interessante notare la natura di Fomalhaut, che forse è la stella più mistica e benefica del firmamento: a essa viene attribuita una qualità Venere-Mercurio, perfetta per uno scrittore, un intellettuale o un artista.
Altra stella brillante attiva nel tema di Victor Hugo è Vega, la principale della costellazione della Lira. Essa si è da pochi minuti levata all’orizzonte, perciò è angolare perché ancora in congiunzione all’ascendente. Essa è inoltre in aspetto orario a entrambi i luminari e al governatore dell’ascendente, pur non trattandosi di aspetti strettissimi. Oltre che favorire fama e successo questa stella condivide grossomodo la natura di Fomalhaut, ossia una qualità Venere-Mercurio, che perciò inclina verso le arti e le scienze.
Nella già citata grande opposizione del tema di Hugo si inserisce, toccando in particolare Venere e Giove, anche un’altra stella rilevante in quanto alfa di una costellazione ed anche perché in fase eliaca nei giorni della nascita: si tratta di Sadalmelik dell’Acquario. Non si tratta di un astro particolarmente benefico, tuttavia la sua natura Saturno-Mercurio certamente favorisce la ricerca e lo studio.
Sempre in posizione significativa è anche Skat, la delta dell’Acquario che si trova nella gamba del versatore d’acqua. Essa è in congiunzione sia eclittica che oraria con il Sole dello scrittore, ed in fase eliaca nei giorni immediatamente precedenti la sua nascita. Anche in questo caso la natura prevalentemente mercuriale di questa stella è coerente con le caratteristiche del soggetto come scrittore e studioso.
La grande croce stellare
Ma la configurazione stellare più interessante e significativa è quella che coinvolge lo strettissimo quadrato tra Luna e Mercurio presente nel cielo di V. Hugo. I rapporti tra questi due astri sono sempre molto significativi perché parlano della relazione tra la componente emotivo-irrazionale dell’animo (Luna) e la sua parte più intellettiva-razionale (Mercurio). Ancor più rilevanti lo sono nel caso di uno scrittore, che su questo rapporto deve fare leva più di altri per dare forma ed espressione letteraria a ciò che sente e vuole comunicare.
Come abbiamo visto nel precedente articolo sul grande scrittore, questo quadrato Luna-Mercurio possiede delle caratteristiche già di per sé molto particolari per vari motivi (rimando a https://www.iraccontidelcielo.com/2024/02/28/il-cielo-di-nascita-di-victor-hugo/ per i dettagli). Tale peculiarità ritorna nuovamente anche in questa analisi che si focalizza sulle stelle fisse di Victor Hugo, e ora vedremo in che modo.
La Luna si trova davanti all’arco del Sagittario, in congiunzione eclittica con la stella Etamin del Drago, e in congiunzione oraria con stelle della coda dello Scorpione, pungiglione compreso. Si capisce già a prima vista come queste stelle possano indicare delle criticità relative alla Luna, con tutto ciò che essa significa nel tema di Hugo. Per un verso l’arco del Sagittario accentua il lato avventuroso e lo slancio verso l’ignoto già impliciti nel luminare notturno dello scrittore; le stelle dello Scorpione e del Drago invece sottolineano il tema dell’ombra, delle prove, indicando il mare burrascoso e oscuro in cui questa Luna si avventura. Ciò abbiamo visto come si sia manifestato nella vita privata dello scrittore, che ha affrontato molti dolori ed una vita tormentata, costellata da lutti familiari, da un lungo esilio, e dalla condanna feroce di buona parte della società colta e benpensante dell’epoca.
Mercurio invece è unito principalmente alla alfa e alla beta di Pegaso, Markab e Scheat. Della natura di Marte-Mercurio, sono stelle un po’ turbolente ma indici di forza, movimento, prontezza mentale. In particolare Markab è molto potenziata dall’essere in levata eliaca proprio nel giorno della nascita di Hugo e perciò rende partecipe di questa potenza anche Mercurio (intelletto, parola), e aumenta il rilievo dell’intera configurazione di cui fa parte.
E’ molto interessante notare che in opposizione ai luoghi occupati dalla Luna e da Mercurio troviamo altre stelle significative, che chiudono così la figura celeste formando una grande croce, fattore di ulteriore enfasi.
Di fronte alla Luna infatti troviamo alcune stelle di Orione (tra cui la brillante Betelgeuse, alfa della costellazione) e della Colomba; ma soprattutto c’è la stella Polare, altro potente segno di distinzione o eccezionalità della configurazione. Di fronte a Mercurio invece troviamo una stella della Vergine che proprio quel giorno compie una fase eliaca: è la mercuriale Zavijava, che perciò si integra bene in questa figura.
Conclusione
Si potrebbero ancora aggiungere molte altre considerazioni ma non voglio allungare troppo questo breve articolo in cui desideravo mettere in luce i punti più importanti per quanto riguarda le stelle di Victor Hugo. Cito di sfuggita ancora soltanto il fatto che è abbastanza attivata anche la costellazione di Cetus, ovvero la Balena (più esattamente il “Mostro marino”) il che fa subito pensare al suo romanzo I lavoratori del mare, in cui il protagonista lotta addirittura con una piovra gigante. In generale si può considerare che questa costellazione, a cui la tradizione attribuisce la natura ostile di Saturno, ancora una volta indichi bene l’esplorazione di Hugo delle tenebre e delle difficoltà, quelle personali e quelle sociali (il ventre della balena) narrate in molte sue opere.
Inoltre sono attive anche varie stelle appartenenti a costellazioni come il Serpente o l’Idra, la qual cosa, unitamente alla posizione di Marte e Venere vicino a stelle passionali o appartenenti al bassoventre di figure celesti, corrisponde bene ad esempio con la attivissima vita erotica di Victor Hugo, protrattasi fino a tarda età.
In conclusione possiamo dire che le stelle fisse di Victor Hugo abbiano confermato e addirittura potenziato il cielo di nascita del grande scrittore e uomo politico. Egli ebbe una fortuna rara come scrittore, e diede speranza alle classi più povere e marginali della società. Seppe cambiare posizione durante la sua vita passando da conservatore a repubblicano, tenne interventi memorabili e controversi al parlamento francese, intervenne per l’abolizione della pena di morte, per la riforma del sistema carcerario, per la tutela delle donne e dei fanciulli nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro. Visse 20 anni di esilio, rifiutò amnistie e poi anche pensioni che gli furono offerte. Sopportò gli attacchi violenti dei critici, di giornalisti ed intellettuali – per la maggior parte conservatori e cattolici – ma fu grandemente amato dal popolo. Ai suoi funerali, a Parigi, accorsero milioni di persone.
Postilla: Rudolf Steiner su Victor Hugo
Rudolf Steiner, il fondatore dell’Antroposofia – filosofo, esoterista e chiaroveggente – parlò dell’autore de I Miserabili in alcune sue conferenze del 1924. Questi interventi erano rivolti esclusivamente ai soci e non destinati al pubblico, poiché in essi egli parlò del karma e delle sfide spirituali della stessa Società Antroposofica.
Egli, che era nato sotto un cielo per certi versi molto somigliante a quello di Victor Hugo, di lui disse che era stato un antico iniziato ai più alti livelli nei misteri di Ibernia, cioè i misteri irlandesi, durante il I sec. d.C. Tuttavia nella sua incarnazione del XIX sec. come V. Hugo non poté manifestare consapevolmente questa spiritualità, a causa della qualità e della conformazione del corpo che fu possibile ricevere attraverso la linea ereditaria terrestre nella nuova epoca – problema comune a molti “iniziati” in quel periodo storico. Ulteriore ostacolo fu poi il tipo di educazione attraverso cui ogni bambino doveva passare allora ed anche oggi, che secondo Steiner è un grosso impedimento al manifestarsi di qualità e contenuti spirituali. Nonostante ciò tutta la vita e l’opera di Hugo furono in qualche modo orientate e illuminate dalle esperienze spirituali avute in quella passata incarnazione irlandese.
E’ interessante osservare i cieli di nascita di questi due grandi personalità a confronto. Steiner e Hugo nacquero a distanza di 59 anni, ma negli stessi giorni dell’anno, 25-26 febbraio, entrambi con il Sole nel grado 8 dei Pesci. Ma il loro cielo di nascita presenta altre analogie: il Sole si posiziona nella stessa casa (la IV) poiché il segno ascendente è in entrambi i casi lo Scorpione; ma anche Saturno, Mercurio e Giove si trovano negli stessi segni e quasi sugli stessi gradi. In tutti e due i casi troviamo poi aspetti tra Mercurio e Nettuno – trigono in Hugo e stretta congiunzione in Steiner.
Anche nel caso di Steiner Luna e Mercurio si trovano in aspetto disarmonico, però nel cielo di Steiner l’aspetto è meno preciso e il luminare notturno transita nella Vergine anziché nel Sagittario, creando così una sorta di familiarità che ammorbidisce l’aspetto. In Steiner è più precisa invece l’opposizione Sole-Saturno e, grazie alla posizione della Luna, l’asse Vergine-Pesci è più bilanciato. Probabilmente quindi nel fondatore dell’Antroposofia, il polo intellettuale-analitico fronteggia ad armi pari quello dell’immaginazione e dell’ispirazione, laddove in Hugo, che fu principalmente un artista, è quest’ultimo invece che ha la supremazia.