In questo articolo troverete tutti i dati delle stelle più vicine all’eclittica, ovvero al percorso del Sole nello zodiaco. Scoprirete perché queste stelle fisse siano così importanti e come si possano valutare all’interno del vostro tema natale. Ma cominciamo con qualche premessa fondamentale.
Sappiamo che lo zodiaco tropico utilizzato nella consueta astrologia occidentale è la zona del cielo che vediamo percorsa dal Sole, dalla Luna e dai pianeti, e che per definizione ha il suo punto iniziale nel luogo occupato dal Sole all’equinozio di primavera. Questa porzione circolare del cielo è suddivisa in 12 settori di eguale ampiezza (30° ciascuno), i 12 segni. Sullo sfondo dello zodiaco dei segni però si trovano anche le 12 costellazioni zodiacali (più qualche piccola stella dell’Ofiuco e di Cetus): segni e costellazioni come sappiamo sono cose diverse poiché queste ultime a differenza dei primi sono piuttosto diseguali tra loro per dimensioni, oltre che ormai anche abbastanza sfasate rispetto ad essi a causa del moto precessionale. A chi avesse bisogno di approfondire questi argomenti così fondamentali consiglio la lettura di due brevi articoli in cui ho trattato specificatamente il tema dello zodiaco (sopratutto https://www.iraccontidelcielo.com/2024/02/12/lo-zodiaco-parte-2/). Ad ogni modo quello delle costellazioni è detto anche zodiaco materiale dal momento che è costituito effettivamente dai corpi delle stelle, al contrario di quello dei segni che è detto immateriale poiché astratto/matematico.
Nella pratica astrologica in ogni caso non fu mai abbandonato l’uso delle stelle fisse, né di quelle appartenenti alle costellazioni zodiacali né delle altre, e credo che il motivo principale di ciò vada ricercato nel fatto che il moto giornaliero della sfera celeste (derivato dalla rotazione della Terra sul proprio asse) fa sì che anche le stelle fisse entrino in contatto diretto con i punti chiave del cielo astrologico: mi riferisco all’Orizzonte e al Meridiano, le due linee fondamentali che si incrociano generando i 4 angoli della carta: l’Ascendente (ASC) a est, il Medio Cielo (MC) a sud, Discendente (DSC) a ovest e il Fondo Cielo (FC o IC) a nord. Evidentemente restano almeno in parte fuori da questo discorso le stelle circumpolari e anti-circumpolari che, non sorgendo né tramontando, non possono mai toccare l’Ascendente né il Discendente.
Tra tutti gli “astri inerranti” però, le stelle più vicine all’eclittica si trovano in una condizione che potremmo definire privilegiata. Esse infatti possono entrare direttamente in contatto (per corpo, come si usa dire) anche con i pianeti oltre che con gli angoli del cielo, e si considerano qui con la parola pianeti anche il Sole e la Luna. Intendo dire che i pianeti, seguendo un’orbita non perfettamente coincidente con quella che vediamo tracciata dal Sole, possono discostarsi leggermente dall’eclittica, andando così a toccare un certo numero di stelle fisse. E’ evidente allora che, rispetto alle altre, queste stelle hanno una possibilità in più di manifestarsi potentemente sulla terra. Resta comunque inteso che esistono altre possibilità di collegamento tra stelle e pianeti, anche si tratta di forme più indirette e perciò probabilmente meno decisive.
Cerchiamo di capire allora quanto si estenda la porzione di cielo che ospita queste stelle privilegiate: per fare ciò occorre osservare quale latitudine (nord-sud) rispetto all’eclittica possono coprire i pianeti del nostro sistema.
Quello che nella sua orbita si discosta maggiormente dal percorso tracciato dal Sole, è senz’altro Plutone. Esso costituisce potremmo dire quasi un’eccezione tra gli astri erranti, perché il piano della sua orbita è molto più inclinato ed eccentrico rispetto agli altri e può raggiungere infatti una latitudine, sia a nord che a sud dell’eclittica, pari a oltre 17°. Questa particolarità di Plutone tra l’altro può dar luogo a volte a degli errori quando vogliamo collocarlo nelle case, ma questo non è l’argomento dell’articolo di oggi, che invece si incentra sulle stelle fisse.
Escludendo per un momento Plutone, i pianeti che possono allontanarsi di più dall’eclittica quando raggiungono i loro ventri massimi sono: Venere, che arriva vicino ai 9°; Marte, che raggiunge quasi i 7° (al suo ventre sud); la Luna, che si attesta poco sopra i 5°; infine Mercurio, che al suo ventre sud sfiora i 5°. Gli altri, non superano nel migliore dei casi i 2°50’.
Tre gruppi di stelle
Considerando per la congiunzione pianeta/stella circa 1° di tolleranza, potremmo suddividere le stelle vicine all’eclittica in 3 gruppi principali:
1. Innanzitutto quelle stelle che si trovano entro 1° di latitudine nord-sud: la loro condizione fa sì che possano essere toccate da tutti i pianeti. In particolare possiamo essere certi che almeno il Sole qui, passando sul grado occupato da una di queste stelle, sia ad essa effettivamente congiunto. Per quanto riguarda i pianeti invece dovremo verificare la loro reale latitudine di quel momento: possiamo considerarli congiunti “per corpo” alla stella quando si trovano entro circa 1° da essa anche secondo la latitudine (per le stelle più brillanti credo si possa allargare la tolleranza a circa 2°). Diversamente si tratterà di una congiunzione solo longitudinale, e perciò meno significativa.
2. Un secondo gruppo molto importante è costituito da tutte le stelle nella fascia di latitudine compresa tra circa 1° e 6° sud e nord, stelle che perciò possono entrare in contatto con la Luna e i pianeti personali (Mercurio, Venere e Marte). Come detto sopra dobbiamo sempre verificare la latitudine dei pianeti che si trovino in corrispondenza del grado longitudinale di una stella.
3. Infine troviamo le stelle che si estendono tra i 6 e i 10° di latitudine nord-sud, e che quindi possono congiungersi almeno con Marte e Venere (fino a 8°), o solo con Venere (tra 8 e 10°).
Significato di una congiunzione stella-pianeta
Cosa significa avere una stella congiunta a un luminare o a un pianeta? Quando un luminare o uno dei pianeti (soprattutto quelli antichi visibili a occhio nudo) si congiunge con una stella fissa occorre tenere conto di alcuni fattori, ovvero fondamentalmente osserveremo le seguenti cose:
si tratta di una stella brillante? In caso affermativo potremo aspettarci innanzitutto effetti legati al successo e alla fama, se invece si tratta di una stella di debole luminosità in genere deboli saranno anche i suoi effetti;
qual è la natura intrinseca della stella? La tradizione astrologica assegna una natura planetaria anche alle stelle fisse, perciò queste avranno un effetto analogo al pianeta ad esse affine;
qual è la natura simbolica della stella? Anche i miti associati alla stella o alla costellazione cui appartiene, così come la sua posizione all’interno della figura possono darci degli spunti interpretativi;
a quale astro è congiunta la stella? Se si tratta di un luminare si può pensare che si manifesti in maniera generale e abbia quindi voce in capitolo un po’ su tutto il tema. Se è la Luna inoltre riguarderà soprattutto la sfera emotiva; se si tratta di Mercurio riguarderà la componente intellettuale; se è Venere agirà sulla sfera sentimentale, etc. In generale inoltre se la natura del pianeta è affine a quella della stella gli effetti saranno più netti.
Ricordiamoci comunque che l’interpretazione dovrà essere sempre di tipo globale, non è mai sufficiente la presenza di una stella per trarre conclusioni su un cielo di nascita.
Le stelle più vicine all’eclittica
Vediamo ora nel dettaglio quali siano le principali stelle, almeno per quanto riguarda i primi due gruppi. Per ogni stella riporterò i dati aggiornati al 2024 di longitudine (ovvero il grado zodiacale) e latitudine. Aggiungerò inoltre la natura planetaria attribuitagli dalla tradizione, la magnitudine “m” (cioè la brillantezza, dove minore è il numero e maggiore è la brillantezza) e la posizione che occupa nella figura.
Ricordo che in conseguenza della precessione degli equinozi le stelle avanzano lentamente sull’eclittica, percorrendo un grado all’incirca ogni 72 anni. Chi volesse verificare la posizione di questi astri alla propria nascita dovrà quindi sottrarre un certo numero di minuti alla posizione riportata: per esempio se oggi avessimo 25 anni dovremmo togliere 20’, se ne avessimo 50 toglieremmo 40’, se avessimo 72 anni toglieremmo 1°.
Stelle entro 1° di latutudine dall’eclittica:
Propus (η Geminorum), 3°24’ Cancro – 0°53’S, Mercurio-Venere (m 3.31), nel piede sinistro Castore
Tejat (μ Geminorum), 5°21’ Cancro – 0°49’S, Mercurio-Venere (m 2.87), nel piede sinistro Castore
Wasat (δ Geminorum), 18°51’ Cancro – 0°10’S, Saturno (m 3.50), braccio/ventre Polluce
Asellus Australis (δ Cancri), 9°3’ Leone – 0°, Sole-Marte (m 3.94), guscio/occhio sx
Regulus (α Leonis), 0°10’ Vergine – 0°28’N, Giove-Marte (m 1.36), cuore del Leone
Zavijava (β Virginis), 27°41’ Vergine – 0°42’N, Mercurio-Marte (m 3.59) sull’ala sinistra
Zubenelgenubi (α Librae) 15°25’ Scorpione – 0°20’N, Giove-Marte (m 2.75) cima/chela meridionale
Graffias (β Scorpii), 3°31’ Sagittario – 1°N, Marte-Saturno (m 2.62), fronte dello Scorpione
Hydor (λ Aquarii), 11°55’ Pesci – 0°23’S, Saturno-Giove (m 3.70), nell’acqua che cade
Ulteriori stelle da considerare, allargando la nostra fascia fino ai 6° di latitudine dall’eclittica sono:
Filo Meridionale Pesci (ɛ Piscum) 17°51’ Ariete – 1,09°N, Saturno-Mercurio (m 4.26)
Al Pherg (η Piscium) 27°09’ Ariete – 5°23’N, Saturno-Giove (m 3.80), nel pesce boreale
Alcyone (η Tauri) 0°20’ Gemelli – 4°03’N, Luna-Marte (m 2.85); Pleiadi
Ain (Iadi, ɛ Tauri) 8°48’ Gemelli – 2°34’S, Venere (m 3.50), occhio boreale del Toro
Aldebaran (α Tauri) 10°07’ Gemelli – 5°28’S, Marte (m 0.85), occhio australe del Toro
El Nath (β Tauri) 22°55’ Gemelli – 5°23’N, Marte (m 1.65), punta del corno boreale
Al Hecka (ζ Tauri) 25°07’ Gemelli – 2°12S, Marte (m 2.95), punta corno australe
Mebsuta (ɛ Geminorum) 10°16’ Cancro – 2°04’N, Saturno (m 3.05), ginocchio dx/inguine Castore
λ Geminorum 19°07’ Cancro – 5°38’S, Saturno (m 3.55), ginocchio sx Polluce
Asellus Borealis (ɣ Cancri) 7°53’ Leone – 3°12’N, Sole-Marte (m 4.65) guscio/occhio dx
Acubens (α Cancri) 13°59’ Leone – 5°05’S, Saturno-Mercurio (m 4.25), chela meridionale
Al Jabbah (η Leonis) 28°15’ Leone – 4°52’N, Saturno-Mercurio (m 3.45), collo del Leone
Zaniah (η Virginis) 5°10’ Bilancia – 1°22’N, Mercurio-Venere (m 3.85), ala sx
Porrima (ɣ Virginis) 10°29’ Bilancia – 2°47’N, Mercurio-Venere (m 2.74), ala sx/vita
Spica (α Virginis) 24°11’ Bilancia – 2°03’S, Venere-Mercurio (m 0.95), nella spiga di grano
Zubenelhakrabi (ɣ Librae) 25°29’ Scorpione – 4°23’N, Saturno-Marte (m 3.90), braccio sx/chela settentrionale
Dschubba (δ Scorpii) 2°55’ Sagittario – 1°59’S, Marte-Saturno (m 2.75), fronte dello Scorpione
Fang (π Scorpii) 3°17’ Sagittario – 5°29’S, Marte-Saturno (m 2.85), fronte dello Scorpione
Alniyat (σ Scorpii) 8°09’’ Sagittario – 4°02’S, Marte-Giove (m 3.05), dorso Scorpione
Antares (α Scorpii) 10°06’ Sagittario – 4°34’S, Marte-Giove (m 1.05), dorso Scorpione
Paikauhale (τ Scorpii) 11°48’ Sagittario – 6°07’S, Marte-Giove (m 2.80), dorso Scorpione
Garafsa (θ Ophiuchi) 21°44’ Sagittario – 1°51’N, Saturno-Venere (m 3.25), nella gamba
Polis (μ Sagittarii) 3°33’ Capricorno – 2°20’N, Giove-Marte (m 3.80), punta dell’arco
Kaus Borealis (λ Sagittarii) 6°40’ Capricorno – 2°08’S, Giove-Marte (m 2.80), nell’arco
Nunki (σ Sagittarii) 12°44’ Capricorno – 3°27’S, Giove-Mercurio (m 2.05), spalla sx
Albaldah (π Sagittarii) 16°36’ Capricorno – 1°26’N, Giove-Mercurio? (m 2.85), dietro la testa/ali
Terebellum (ω Sagittarii) 26°12’ Capricorno – 5°25’S, Venere-Saturno (m 4.70), sull’attaccatura della coda
Dabih (β Capricorni) 4°23’ Acquario – 4°35’N, Venere-Marte (m 3.05), nel corno
Nashira (ɣ Capricorni) 22°08’ Acquario – 2°34’S, Saturno-Giove (m 3.65), nella coda di pesce
Deneb Algedi (δ Capricorni) 23°53’ Acquario – 2°36’S, Saturno-Giove (m 2.85), nella coda di pesce
Ancha (θ Aquarii) 3°36’ Pesci – 2°42’N, Mercurio-Saturno (m 4.15), nel bacino o sulla gamba
Cascata d’Acqua (ψ Aquarii) 16°39’ Pesci – 4°00’S, Saturno-Giove (m 4.20)
Infine non posso non riportare almeno alcune delle stelle che si trovano tra 6 e 10° di latitudine:
Al Resha (α Piscium) 29°43’ Ariete – 9°03’S, Marte-Mercurio, o Saturno secondo alcuni (m 4.10), nel nodo
Sheratan (β Arietis) 4°18’ Toro – 8°29’N, Saturno-Marte (m 2.60), sulle corna
Hamal (α Arietis) 8°00’ Toro – 9°58’N, Saturno-Marte (m 2.00), sulle corna
Alhena (ɣ Geminorum)9°26’ Cancro – 6°44’S, Venere-Mercurio (m 1.90), piede sx Polluce
Castore (α Geminorum) 20°34’ Cancro – 10°06’N, Mercurio (m 1.90), nella testa
Polluce (β Geminorum) 23°33’ Cancro – 6°41N, Marte (m 1.15), nella testa
Algieba (ɣ Leonis) 29°57’ Leone – 8°49’N, Saturno-Mercurio (m 2.20), sulla criniera
Zubeneschamali (β Librae) 19°43’ Scorpione – 8°30’N, Giove-Venere (m 2.60), chela/braccio sx
Sabik (η Ophiuchi) 18°19’ Sagittario – 7°12’N, Saturno-Venere (m 2.45), ginocchio dx
Kaus Media (δ Sagittarii) 4°55’ Capricorno – 6°28’S, Giove-Marte (m 2.70), nell’arco
Algedi (α Capricorni) 4°12’ Acquario – 6°56’N, Venere-Marte (m 3.55), nel corno
Sadalsuud (β Aquarii) 23°44’ Acquario – 8°37’N, Saturno-Mercurio (m 2.90), spalla sx
Skat (δ Aquarii) 9°13’ Pesci – 8°11’S, Mercurio-Saturno (m 3.25), gamba dx