In questo breve articolo osserveremo dal punto di vista astrologico il recente attentato a Donald Trump, avvenuto durante un comizio a Bulter, in Pennsylvania. Vedremo i principali fattori celesti in gioco e ci soffermeremo in particolare sulla stella fissa Algol.
Il fatto avviene in un momento celeste molto critico se osserviamo il cielo di nascita dell’ex presidente USA. Limitandoci a osservare i transiti, vediamo che entrambi i “malefici” della tradizione sono all’opera.
Saturno infatti transita retrogrado a 19°15′ dei Pesci nella casa VII (quella dei nemici), allo stretto quadrato dell’opposizione Sole-Luna di Donald Trump: egli è nato infatti durante un plenilunio, quando i luminari si trovano opposti nello zodiaco. In questo caso poi si tratta anche di un’eclisse di Luna poiché la configurazione avviene in corrispondenza dell’asse dei Nodi Lunari, fattore di ulteriore enfasi.
Marte invece, a 25°20′ Toro, passando sul Medio Cielo del nostro soggetto e perfezionando anche una esplosiva congiunzione con Urano, va a quadrare con precisione il Marte di nascita sull’Ascendente – altro punto chiave del tema natale di Trump.
Ma tutto ciò non è che un pretesto per parlare di stelle fisse, perché al Medio Cielo del nuovamente candidato alla presidenza degli Stati Uniti, luogo della critica congiunzione Marte-Urano di questi giorni, campeggia la costellazione di Perseo, ed in particolare una sua stella molto significativa, Algol.
La stella fissa Algol
Oggi a 26°30’ del Toro, β Persei è una delle stelle fisse più temute in astrologia fin dall’antichità. Si tratta del più importante degli astri che rappresentano la testa recisa di Medusa, che Perseo regge nella mano sinistra ed usa come arma mortifera.
Nonostante si trovi piuttosto a nord dell’eclittica, a una latitudine pari a +22°26’, e non si tratti di una stella particolarmente brillante, la ritroviamo citata dalle più importanti fonti antiche per quanto riguarda l’argomento stelle fisse.
Tolomeo assegna ad Algol e alla costellazione di cui fa parte una natura affine alla coppia planetaria Giove-Saturno, e associa questa stella a morti violente e mutilazioni quando sollecitata in modo problematico.
L’Anonimo del 379 invece ne mette in luce soprattutto gli aspetti più positivi. Scrive infatti che quando una tale stella si trova all’Ascendente “i nativi molto posseggono e sono assai ricchi … amanti della campagna e abili a costruire case”.
La stella nella testa di Medusa la ritroviamo poi anche in un’opera attribuita miticamente a Ermete Trismegisto, giuntaci attraverso la traduzione di un manoscritto arabo. Di essa troviamo scritto: “Occorre sapere in verità che questa stella è una tra le più potenti di tutto il firmamento … Se poi Marte sarà con essa all’Ascendente o al Medio Cielo, fa l’uomo forte e litigioso. Se la Luna sarà con essa all’Ascendente e Marte o Saturno la guarderanno in opposizione, significa disgrazia e perdita della testa”. Qui Algol è di nuovo una stella dura e spietata, e si trova citata per la costruzione di un talismano da farsi combinando opportunamente le pietre, erbe ed immagini legate a tale astro (ovvero il Diamante, l’Elleboro nero unito all’Artemisia, e una testa barbuta ed insanguinata sul collo) – talismano il cui scopo è realizzare con successo la vendetta.
Si dice inoltre che gli eserciti arabi aspettassero che la luce di Algol brillasse potente per iniziare una battaglia. β Persei è infatti una stella la cui particolarità sta proprio nella rapidissima variazione della sua brillantezza, essa viene infatti ciclicamente eclissata dalla sorella minore “Algol B”, e probabilmente fu proprio questa sua caratteristica che gli valse l’interesse degli antichi osservatori del cielo, che vedevano con inquietudine una tale instabilità luminosa.
Insomma sembra che con Donald Trump tutto sommato la testa di Medusa sia stata piuttosto gentile e, al prezzo di una ferita lieve all’orecchio e sicuramente di un grosso spavento, gli ha donato maggiore popolarità in vista delle elezioni presidenziali.
Per approfondire ulteriormente l’argomento vi invito a leggere l’interessante articolo di Giuseppe Bezza su Algol http://www.cieloeterra.it/articoli.algol/algol.html