Questo breve articolo è dedicato alla stella fissa Sirio e perciò troverete qui sotto tutti i principali dati relativi a questa stella, con particolare riferimento al suo significato culturale e astrologico. Ma cominciamo dal suo nome…
Stella del Cane, Canicula, Mera, Iside, Sothis… sono tutti nomi che nella storia i popoli attribuirono a Sirio, l’astro principale della costellazione del Cane maggiore, la stella che con la sua magnitudine apparente di -1.46 è la più luminosa del firmamento.
L’origine del nome Sirio è incerta, ma probabilmente la parola greca Σɛίριος, che troviamo già in Esiodo ad indicare la stella, ha un’origine indo-europea che riconduce al significato di “scintillante”, “brillante”, “impetuoso”.
Nell’Iliade, Omero chiama Sirio stella dell’estate, mentre Arato (IV-III sec a.C.) parla di Sirio come dell’astro che avvampa e splende in sommo grado.
Chi ignora, scrive poi Plinio il Vecchio (I sec d.C.), che al sorgere della canicola la calura del Sole si arroventa? E gli effetti di questa stella si sentono fortissimi sulla terra: si agitano i mari quando essa sorge, i vini ribollono nelle cantine, gli stagni si muovono. […] Non v’è dubbio che i cani in verità in tutto quel periodo siano spinti alla rabbia.
Furono i Greci ad associare questa stella alla figura del cane, e nei miti Sirio è di solito indentificata con il fedele cane da caccia di Orione, che seguì il padrone persino nel cielo quando esso fu trasformato in una costellazione. In un’altra versione Sirio è associato invece a Mera, la cagna di Erigone ed Icaro, ma vi fu anche chi sostenne che Mera fosse da identificarsi piuttosto con Procione, la stella brillante del Cane minore.
Come è noto presso gli Egizi Sirio rappresentava invece Iside e il suo primo sorgere dopo il periodo di invisibilità accadeva allora verso il solstizio estivo. Questo momento veniva celebrato solennemente e dava inizio al nuovo anno in quanto annunciava anche l’imminente esondazione del Nilo, fatto fondamentale per la vita e l’economia di tutto il paese poiché rendeva fertile un’ampia zona di territorio attorno al fiume.
Riguardo Sirio nel calendario stellare egiziano rimando a https://www.iraccontidelcielo.com/2024/03/29/calendari-stellari/
Il colore di Sirio
Un fatto curioso relativo a Sirio riguarda il suo colore, infatti nelle fonti antiche la stella è spesso descritta come rossa o rossiccia, mentre si tratta evidentemente di una stella bianco-azzurra.
Tolomeo nell’Almagesto parlando di Sirio scrive: la stella nella bocca, la più brillante, chiamata il Cane, rosso-arancio. Questa colorazione per altro è abbastanza coerente con la natura planetaria che lo stesso autore attribuisce alla stella, ovvero quella di Marte e Giove. Ad astri e altri fenomeni luminosi di colore rossastro, come gli aloni che possono formarsi durante un’eclisse, Tolomeo infatti assegna in genere un comportamento simile a quello del pianeta Marte, mentre alla luce bianca è associato piuttosto Giove.
In diversi autori tuttavia sono menzionate anche altre tonalità e persino una colorazione mutevole. Un’ipotesi proposta per spiegare questa stranezza è che la stella nel corso dei secoli abbia effettivamente mutato il suo colore, passando perciò dal rosso al bianco-azzurro. Si tratta però di un’idea che dal punto di vista scientifico appare poco convincente.
L’azione della stella
Ad ogni modo a Sirio fu perlopiù riconosciuta una natura violenta, estremamente calda e disseccante, portatrice di pestilenze e danni alle colture.
Come abbiamo visto Tolomeo attribuì a Sirio una natura planetaria Marte-Giove, tuttavia l’autore Anonimo del 379, probabilmente il maggior riferimento antico per quanto riguarda le stelle fisse, gli attribuisce invece il solo Marte.
Si tratta dunque di una stella che all’interno di un cielo di nascita indica una natura guerriera, imperiosa, impulsiva, che naturalmente potrà dare il meglio o il peggio di sé a seconda di come la stella si trovi attivata e configurata ai pianeti e gli angoli del tema.
In generale un forte ruolo di Sirio in una carta può considerarsi come un supporto dato al pianeta Marte. Quando perciò questo pianeta fosse già forte di per sé, la stella potrebbe indicare un eccesso di impulsività e spinta all’azione, mentre qualora Marte fosse debole Sirio gli restituirebbe il vigore mancante.
Inoltre, come sempre quando si tratta di astri molto brillanti, una stella come Sirio può aiutare il soggetto a brillare, a essere visto, a raggiungere notorietà e ricchezza, anche se non garantisce che tutto ciò sarà poi effettivamente mantenuto.
Angolarità e fasi di Sirio
Oggi Sirio si trova in corrispondenza dei 14°30’ del segno tropico del Cancro, ma è abbastanza lontana dal circolo zodiacale: si tratta infatti di una stella piuttosto meridionale, seppur visibile anche in tutto l’emisfero nord bassa sull’orizzonte.
Come sempre è utile tenere presente i giorni in cui la brillante del Cane compie le sue fasi eliache e i gradi zodiacali effettivi con cui essa si trova a sorgere all’Ascendente e a culminare al Medio Cielo. Sappiamo infatti che, a causa della distanza che spesso le stelle hanno rispetto al percorso del Sole, questi gradi non corrispondono necessariamente con il grado eclittico loro attribuito nelle usuali tabelle.
Partendo da questi ultimi elementi consideriamo che Sirio sorge all’incirca con i primi gradi del Leone: a Siracusa si trova all’ASC con i 7°01’, a Roma con gli 11°10’, infine a Bolzano con i 15°30’.
Al MC invece si trova assieme al grado 11°30’ del Cancro per tutte le località.
Venendo alle fasi eliache principali, che rappresentano i giorni in cui secondo la tradizione la stella acquisisce una particolare potenza, abbiamo:
il Tramonto eliaco (ultima visibilità) verso il 13 maggio (Milano) e il 22 maggio (Palermo);
il Tramonto cosmico (Sole e stella al DSC) verso il 24 maggio (M) e il 1 giugno (P);
il Sorgere cosmico (Sole e stella all’ASC) verso il 6 agosto (M) e il 30 luglio (P);
la Levata eliaca (prima visibilità) verso il17 agosto (M) e il 8 agosto (P);
la Levata acronica (stella all’ASC, Sole al DSC) verso il 3 febbraio (M) e 27 gennaio (P);
il Tramonto acronico (stella al DSC, Sole all’ASC) verso il 25 novembre (M) e il 3 dicembre (P);
la culminazione alla mezzanotte (stella al MC, Sole al IC) verso il 2 gennaio (M e P).