Mia Martini: il suo cielo

In questo articolo dedicato all’immensa Mia martini daremo uno sguardo al suo cielo di nascita. Vedremo innanzitutto gli elementi più caratteristici della natività di questa iconica figura del mondo della musica italiana e poi faremo alcune considerazioni sulle stelle fisse più importanti del suo tema. Non mancherà in conclusione un curioso confronto con il cielo della sorella, Loredana Bertè.

Mia Martini: un cielo di luci ed ombre

Mimì Bertè, ovvero Domenica Rita Adriana Bertè, è nata sotto il segno della Vergine il 20 settembre 1947 verso le 13 a Bagnara Calabra, un paesino vicino alla punta della Calabria. Alla sua nascita ad est sorgeva il Sagittario (segno Ascendente). Anche la Luna, che si era appena levata, si trovava nello stesso segno di fuoco.

Balza all’occhio il fatto che tutti e tre gli elementi chiave del tema, Sole, Luna e Ascendente, così come anche i quattro angoli del cielo, si trovino in segni mobili/bicorporei. La Vergine e il Sagittario (così come i Gemelli e i Pesci), riflettono quei momenti dell’anno in cui la stagione in corso comincia a mostrare segni di cedimento, facendo presentire l’imminente svolta che verrà poi con i segni cardinali.

In analogia al loro ruolo nel ciclo stagionale questi segni si collegano a personalità e destini complessi e sfaccettati, dove ciò che appare in superficie spesso non corrisponde a ciò che è all’interno. Siamo in presenza in genere di molti interessi, di doti variegate e personalità versatili.

In ogni caso di fronte a questo cielo si ha subito l’impressione di trovarsi al cospetto di una grande luce in mezzo a un paesaggio di ombre.

L’elemento luminoso del tema è costituito senz’altro dal Sole altissimo nel cielo che culmina assieme al pianeta Venere: un dono speciale in campo artistico e una grande potenzialità di successo, di brillare. La Luna e l’ASC in segno di fuoco fanno pensare inoltre ad un temperamento collerico, cioè dominato dall’elemento Fuoco, che si traduce in dinamismo, coraggio, decisione. A supporto di ciò osserviamo che proprio nel giorno della nascita di Mia Martini si era perfezionato un potente trigono tra Marte e Giove, che parla anch’esso di forza, impulso all’azione e al comando.

Tuttavia osservando meglio questo aspetto cominciano ad intravedersi le prime ombre di questo cielo. La vigorosa configurazione planetaria, che coinvolge anche il Sole perché in quei giorni esso transitava in aspetto con entrambi i pianeti, risulta in parte impedita o disturbata nel tema natale della Martini, perché viene a cadere tra le case VIII e XII.

Dal punto di vista pratico o esteriore si tratta infatti di due settori problematici, che rivolgono piuttosto verso l’interno e ostacolano l’espressione delle forze e dei simboli che ospitano. Ed entrambe le case sono tra l’altro piuttosto popolate, perché nella XII con Giove troviamo anche la Luna, mentre nell’VIII assieme a Marte c’è la congiunzione Saturno-Plutone.

Le case critiche: 8 e 12

Nell’astrologia umanistica o psicologica i settori 8 e 12 sono collegati al mondo interiore, ad esperienze profonde, spesso difficili ma potenzialmente anche trasmutatrici. La casa 8 in particolare è un luogo scorpionico che oltre a riferirsi a problematiche finanziarie come debiti, eredità e pensioni, parla delle nostre ombre, di paure e traumi, delle separazioni e dei lutti (reali o metaforici) che dobbiamo attraversare nella nostra crescita. Marte, Plutone e Saturno qui di certo non parlano di esperienze leggere e gradevoli, bensì estreme, complicate e particolarmente profonde.

A questo riguardo vengono in mente le grosse penali che la cantante si trovò a dover pagare alle case discografiche per aver rescisso il contratto prima del tempo, e i conseguenti periodi di difficoltà economica. Ma possiamo pensare anche al padre violento, che ad un certo punto se ne andò scomparendo per molti anni. In questa simbologia rientrano poi i diversi interventi chirurgici subiti alle corde vocali, e i molti ostacoli incontrati lungo la sua strada verso il successo: non si contano infatti le esclusioni da vari festival musicali, i dischi ritirati, i progetti abortiti, le collaborazioni sfumate. 

La casa 12 invece, tradizionalmente associata ai nemici segreti, alle calunnie, e ai luoghi di reclusione o di ricovero, nella visione umanistica assume il ruolo di casa della spiritualità, del confronto col divino – magari attraverso il contatto con la sofferenza e le situazioni di limitazione – luogo di ispirazione, immaginazione, ricerca interiore.

Trovare in questa casa la Luna, il governatore antico dell’Ascendente (Giove) e anche il Nodo Sud fa pensare a quello che deve aver passato Mia Martini in quanto a sofferenze intime e prove esistenziali, e che ha saputo però in qualche modo trasformare e trasportare nelle intense interpretazioni dei molti dei brani che ha reso immortali. Pensiamo ad esempio alla detenzione in carcere di quattro mesi che subì nel 1969 perché trovata in possesso di uno spinello, ma anche alle dicerie secondo cui la sua figura sarebbe stata accompagnata da un alone di sfortuna – voci maligne che la costrinsero addirittura a ritirarsi dalla scena per un lungo periodo negli anni ’80. Anche molte tematiche affrontate nei suoi brani riflettono le atmosfere della casa XII: in diversi album cantò infatti la disperazione giovanile, la malattia, il suicidio, ma anche la religiosità.

Il ruolo di Urano

Un ultimo punto che desidero sottolineare in questa breve disamina è la quadratura precisa quasi al minuto tra il Sole e il pianeta Urano, perfezionatasi una manciata di ore prima della nascita di Mimì Bertè. Si tratta di un aspetto decisivo oltre che per la sua esattezza, anche perché coinvolge il Sole, punto vitale per eccellenza soprattutto in una nascita diurna, e infine perché nel tema natale della Martini i due astri vanno a collocarsi in zone particolarmente potenti della carta, l’angolo del Medio Cielo e il Discendente.

Forti aspetti di Urano, come in questo caso, sono indice generalmente di un destino soggetto a improvvisi mutamenti della fortuna, a colpi di scena particolarmente importanti. A livello psicologico parlano invece di una personalità dinamica, originale e controcorrente, assetata di libertà ed autenticità, intransigente e poco disposta ai compromessi.

La posizione del pianeta in VII casa fa pensare inoltre che la dimensione uraniana si sia manifestata nella vita della cantante soprattutto nell’ambito delle relazioni e in quello legale: relazioni con figure originali e controcorrente, contratti stracciati, collaborazioni interrotte, problemi con la legge.

Stelle regali

Dopo aver osservato brevemente la configurazione generale di questo cielo spostiamo ora l’attenzione sull’ottava sfera, ovverosia sulle stelle fisse. Vediamo quali siano quelle più in evidenza e cosa aggiungano al quadro.

Tenendo presente lo sfasamento esistente tra i segni zodiacali e le omonime costellazioni, Mia Martini è nata proprio mentre il Sole abbandonava le ultime stelle della costellazione del Leone per incontrare quelle della Vergine: il luminare infatti è collegato sia a Denebola, che del Leone rappresenta la coda, che a Zavijava, astro nell’ala sinistra della Vergine. Ma le stelle più importanti in realtà sono altre.

Sull’Ascendente, incollata precisamente alla linea dell’orizzonte, accanto a qualche stella del Serpentario-Ofiuco troviamo infatti una delle quattro stelle regali dell’antichità: il cuore dello Scorpione, Antares. Si tratta di un astro importante ma anche turbolento dotato di una natura affine a Marte.

Anche nell’angolo occidentale, al tramonto quindi, abbiamo alcune stelle molto note, a cominciare da Sirio, la più brillante di tutta la volta celeste, astro dalla natura estrema, anch’essa affine soprattutto a Marte.

Vediamo quindi che su uno degli assi principali della carta troviamo due stelle molto luminose ma anche di natura particolarmente dinamica e conflittuale. E tali astri sono ulteriormente potenziati dal trovarsi configurati per paran alla congiunzione Sole-Venere culminante. Ciò indirizza la manifestazione di queste stelle ancor più chiaramente verso la realizzazione (Sole), e verso la dimensione artistica e passionale/sentimentale (Venere).

La Medusa e il Cigno

Molto precisa sull’orizzonte occidentale è anche Algol, la famigerata stella che segna la testa recisa della Medusa nelle mani di Perseo. Questo aggiunge una nota tragica e problematica alle vicende di vita della Martini, specialmente in ambito relazionale.

A questo proposito sappiamo che la cantante ebbe una importante ma anche complicata e distruttiva relazione con Ivano Fossati, autore di molti testi delle sue canzoni. E non sorprende nemmeno che sulla precoce morte della cantante, scomparsa il 12 maggio 1995 a soli 47 anni, siano aleggiate alcune ombre. La sorella Loredana Bertè e la primogenita Leda espressero i loro dubbi sulla rapida autopsia e cremazione voluta dal padre – al quale Mimì si era recentemente riavvicinata – e dichiararono di aver visto il corpo della sorella coperto di lividi.

Ad ogni modo, sia l’esito dell’autopsia – arresto cardiaco dovuto ad eccesso di stupefacenti (cocaina) – così come l’abuso di farmaci dell’ultimo periodo per contrastare il disagio dovuto a un fibroma all’utero che non voleva operare, sono coerenti con alcuni significati delle stelle dello Scorpione e del Serpentario: veleni, farmaci, intossicazioni etc.

Per concludere però è bello osservare gli astri che accompagnano la Luna di Mimì Bertè. Il luminare notturno è infatti da poco sorto all’orizzonte assieme a Deneb e Albireo, rispettivamente α e β della costellazione del Cigno. Si tratta di stelle cui la tradizione astrologica ha assegnato una natura affine a quella del pianeta Venere e in parte di Mercurio, pianeti che risultano già dominanti nella natività della cantante e che sono particolarmente propizi per la carriera artistica. L’immagine del cigno inoltre sembra davvero molto appropriata per Mia Martini, in quanto l’elegante uccello è noto proprio per la misteriosa bellezza del suo canto.

Come Sole e Luna

Qualche riga ancora per osservare dal punto di vista astrologico Mimì in relazione alla sorella minore, la cantante e showgirl Loredana Bertè a cui ho già dedicato un ritratto astrologico che potete leggere qui: https://segnozodiacale.blog/le-stelle-di-loredana-berte-analisi-astrologica/.

Entrambe nacquero un 20 settembre, a distanza però di 3 anni. Guardando i due cieli di nascita balzano all’occhio molte similitudini, ma inserite in un contesto di complementarietà. A differenza del tema della Martini che è di natura diurna e completamente sviluppato sopra l’orizzonte, quello della sorella è spostato quasi interamente sotto la linea dell’orizzonte e la nascita è notturna.

Si può dire che Mimì e Loredana siano un po’ come il Sole e la Luna, ed in effetti diversi aspetti importanti che nel tema dell’una coinvolgono il Sole, nell’altra lo fanno con la Luna. Ad esempio Venere, che nel cielo della Martini è congiunta al Sole, in quello della Bertè è in trigono perfetto alla Luna; oppure Urano, anch’esso particolarmente in rilievo in entrambe le carte ma se nel caso della maggiore è quadrato al Sole, nel cielo della sorella minore è invece opposto alla Luna.

Entrambe poi vedono nel loro cielo un forte aspetto tra i pianeti Marte e Giove, che però risulta meglio valorizzato nel caso della Bertè essendo entrambi gli astri angolari e quindi in posizione di forza. Nel tema di quest’ultima inoltre manca la sottolineatura delle case VIII e XII e perciò del tema della ricerca interiore, delle ombre, delle frustrazioni materiali. Ad appesantire un po’ l’atmosfera ci pensa però Saturno, che qui ha ruolo più importante dato dalla Luna in Capricorno e dalla congiunzione del pianeta con Sole e Mercurio.

Infine non si può non notare che se sull’Ascendente della Martini campeggia Antares, il cuore dello Scorpione, su quello della Bertè troviamo invece il cuore del Leone, Regulus. Sono entrambe stelle molto brillanti e tra le più importanti del cielo, basti pensare che nell’antichità entrambe facevano parte di un gruppo di quattro astri luminosi conosciuti come stelle regali (le altre due sono Aldebaran e Fomalhaut). Erano le stelle che con la loro comparsa segnavano per gli antichi le quattro stagioni, ed erano considerate guardiane dei quattro punti cardinali.

Come vediamo, Mia Martini e Loredana Bertè sono proprio due stelle sorelle, nel cielo come sulla terra.

Mia Martini
Loredana Bertè

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