Spica, la stella brillante nella spiga della Vergine

Questo articolo è una sorta di piccola monografia dedicata a Spica, stella fissa particolarmente importante e osservata dall’uomo fin dall’antichità più remota. Nel testo che segue potrete trovare tutte le informazioni più importanti a proposito di Spica, soprattutto per quanto concerne le sue valenze astrologiche.

La Luna sorge congiunta a Spica, 31 ottobre 2024, immagine realizzata dal software Stellarium

In questi precisi giorni una delle stelle più importanti e benefiche del firmamento torna a splendere nei nostri cieli, e lo fa mentre viene toccata dal transito della Luna. Ieri pomeriggio Spica e la Luna sono tramontate quasi in simultanea. Poco prima dell’alba di oggi invece, nel momento in cui pubblico queste righe, esse sorgono insieme sull’orizzonte, mentre Marte culmina al Medio Cielo.

Alcune notizie su Spica

Spica (α Virginis) è la brillante che segna la spiga di grano nella mano sinistra della Vergine, costellazione in cui gli antichi videro una figura alata femminile. La figura della spiga nella mano di una donna risale alle civiltà mesopotamiche, dove la costellazione della Vergine era chiamata “il Solco”, da cui si capisce ancor meglio il suo legame col mondo agricolo. Ne abbiamo raffigurazioni che risalgono a oltre 3000 anni fa.

Ancora oggi Spica è la stella fiduciaria dell’astrologia indiana/vedica: la sua posizione è utilizzata come parametro per suddividere lo zodiaco siderale utilizzato nella tradizione Jyotish. In India infatti non è in uso lo zodiaco tropicale che adottiamo in occidente – che ha il suo riferimento astronomico nei luoghi degli equinozi e nei solstizi – bensì uno zodiaco in cui il grado 0°Ariete è stabilito trovarsi al diametro di Spica (cfr. https://www.iraccontidelcielo.com/2024/02/12/lo-zodiaco-parte-2/).

La vicinanza di Spica all’Eclittica fa sì che anche il Sole (dal punto di vista prospettico di noi osservatori terrestri) possa perlomeno lambirne la luce, perciò possiamo ragionevolmente dare una certa importanza alla congiunzione del Sole con questa stella.

È anche una delle rare stelle fisse considerate da W. Lilly nella pratica dell’astrologia oraria, mentre nella magia astrologica venivano consacrati sotto l’influsso di questa stella potenti talismani: Spica compare infatti tra le stelle riportate in testi di carattere magico-ermetico come il De quindecim stellis (cfr.  Ἀστέρες: Antologia di testi sulle stelle fisse, L. Bellizia, p. 245 e seguenti).

Ecco le coordinate astronomiche attuali di Spica:

  • Longitudine eclittica: 24°11′ Bilancia
  • Latitudine eclittica: -2°03′
  • Declinazione: -11°17′
  • Ascensione Retta: 13h26m
Tavoletta seleucide con la rappresentazione del Corvo, di Mercurio
e della Vergine con la spiga (il Solco), museo del Louvre, Parigi (AO 6448)

Effetti astrologici di Spica

Il modo di agire che la tradizione astrologica ha riconosciuto a Spica è simile alla coppia planetaria Venere-Mercurio, perciò si tratta di una stella che addolcisce il carattere e favorisce attività artistiche ed intellettuali. Inoltre la sua brillantezza (magnitudine 0.95) aiuta nella fama e nella visibilità. Può divenire ancora più significativa quando si trovi assieme a un pianeta importante all’Ascendente o al Medio Cielo, soprattutto se sta compiendo in quei giorni una fase eliaca, come avviene mentre sto scrivendo.

L’Anonimo del 379, una delle principali fonti antiche per quanto riguarda gli effetti delle stelle fisse all’interno delle natività individuali, accomuna Spica ad alcune altre stelle di natura ad essa affine quali Vega, Fomalhaut ed Alphecca, scrivendo: “Se una di queste stelle, ciascuna essendo del temperamento di Venere e di Mercurio, sorge all’oroscopo, non solo rendono il nativi noti, famosi e ricchi di risorse, ma anche assai eruditi, amanti delle dissertazioni filosofiche, eloquenti, creativi, perspicaci, ingegnosi, amanti della musica e delle arti, di buon cuore, piacevoli e dalla vita delicata, lieti assennati e riflessivi, abili e fortunati. Apprendono assolutamente da soli e sono stimati per la virtù dei loro ragionamenti…”.

Riferendosi poi più nello specifico a Spica scrive anche che essa “fa gli interpreti delle cose sacre, i sacerdoti sommi e onorati o filosofi o gli interpreti ispirati di qualche mistero e soprattutto tra coloro che nascono nell’Ellade e nelle geniture femminili fa le sacerdotesse di Demetra ovvero della madre degli dei o di Core o di Iside o le interpreti delle cose sacre o esperte dei misteri o dei riti iniziatici o coloro che rifiutano alcuni alimenti e che sono grandemente soccorse dagli dei” (il testo completo lo potete leggere qui: http://www.cieloeterra.it/testi.379/379.html).

Calendario delle fasi eliache e cosmiche

A proposito dei giorni dell’anno in cui questa stella risulta naturalmente potenziata a causa del compiersi delle sue fasi con il Sole, ricordo che esse sono distribuite soprattutto tra settembre e ottobre:

  • si comincia con il Tramonto Eliaco (verso il 7/09 Milano – verso il 18/09 Palermo);
  • avvengono poi il Tramonto Cosmico (verso il 12-13/10);
  • il Sorgere Cosmico (verso il 18/10);
  • infine la Levata Eliaca (verso il 30-31/10);

Durante il mese di aprile invece abbiamo:

  • il Tramonto Acronico (verso il 9-10)
  • la Levata Acronica (verso il 13-14).

Angolarità effettive di Spica

Nell’utilizzo delle stelle fisse in ambito astrologico è bene tenere a mente che nella maggior parte dei casi esse non si trovano effettivamente nel punto del cielo indicato dalla loro semplice coordinata longitudinale, cioè dal grado zodiacale riportato nelle tabelle più diffuse. Spica tuttavia, trovandosi a una latitudine poco a sud dell’Eclittica, passa negli angoli principali del cielo quasi contemporaneamente al suo grado longitudinale:

  • la culminazione al Medio Cielo avviene per tutte le località con i 23°20′ della Bilancia
  • il sorgere all’Ascendente invece avviene a Bolzano con i 25°13′, a Roma con i 24°59′ e a Siracusa con i 24°44′.

La costellazione della Vergine e le cattedrali francesi

Concludo questo breve articolo con una curiosità su Spica e altre stelle della costellazione della Vergine: nel suo I misteri della cattedrale di Chartres Louis Charpentier ci fa notare come le cattedrali erette nella Francia settentrionale tra i XII e il XIII secolo ed intitolate alla Madonna (Notre Dame), sembrano riprodurre sulla terra la forma della costellazione della Vergine, nella tipica rappresentazione rovesciata che ritroviamo ancora nelle bellissime mappe celesti di Hevelius.

Qui Spica è rappresentata dalla cattedrale di Reims, Porrima da Chartres, Zaniah da Le Mans, Heze da Amiens, e Vindemiatrix da Bayeux, mentre per altre stelle minori l’attribuzione è più incerta.

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